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Sansevieria in inverno: la regola dell’acqua che previene il marciume radicale

Piante & Fiori

Nel cuore dell’inverno, la Sansevieria rivela la sua forza silenziosa: tra la luce pallida e le giornate più corte, il suo segreto è tutto nella regola dell’acqua, preziosa e rara come una goccia di rugiada.

Sansevieria in inverno: la regola dell’acqua che previene il marciume radicale
Sansevieria in inverno: la regola dell’acqua che previene il marciume radicale

C’è qualcosa di quasi rituale nel prendersi cura della Sansevieria quando arriva il freddo. Le foglie carnose, di un verde che trattiene il ricordo del sole estivo, si fanno più compatte. Nell’aria ferma della casa, la pianta si ritira, quasi a trattenere il respiro. Ecco dove la differenza si fa sottile: ogni goccia d’acqua può diventare, senza attenzione, un errore.


La radice della Sansevieria, nascosta sotto la terra, non ama l’umidità persistente. In inverno, il rischio del marciume radicale si fa più concreto, silenzioso, invisibile. È una minaccia lenta, come la brina sul vetro che si forma nelle notti più gelide. Qui, la regola è semplice: meno è meglio. L’acqua non va mai data “a calendario”, ma solo quando il terreno è davvero asciutto, al tatto. Bastano le dita, niente altro. Un gesto semplice e una piccola pausa prima di annaffiare, ed ecco che la Sansevieria si mantiene forte, capace di superare l’inverno senza danni.

Come annaffiare la Sansevieria in inverno

Annaffiare la Sansevieria nei mesi freddi è un’arte fatta di attesa e ascolto. Non serve guardare l’orologio o segnare una data: il substrato deve risultare completamente secco, anche in profondità. Basta infilare un dito nella terra, sentire la sua freschezza e aspettare ancora se non è asciutta. La pianta non ha sete, cerca solo equilibrio.

Regola d’oro dell’acqua in inverno:


  • annaffia solo a terreno completamente secco
  • usa pochissima acqua
  • mai lasciare acqua nel sottovaso
  • evita ambienti troppo umidi
  • niente spruzzature sulle foglie

Il rischio maggiore, infatti, è quello di creare ristagni. Il vaso deve avere un foro di drenaggio perfetto, la terra deve essere sciolta, povera di torba. Il freddo rallenta tutto: l’acqua rimane, il tempo si allunga, la pazienza diventa il vero nutrimento. Una piccola annaffiatura, ogni 3-4 settimane, spesso basta. Magari anche meno se l’ambiente è freddo o poco luminoso.

Ogni dettaglio conta. Un sottovaso pieno d’acqua è un invito al marciume: meglio lasciarlo asciutto. Se il clima in casa è umido, l’annaffiatura può essere ancora più rara. Meglio poca acqua, distribuita lentamente e solo alla base. Una pioggia sottile, non un temporale.

Come evitare il marciume radicale della Sansevieria in inverno

Il marciume radicale della Sansevieria non dà subito segnali evidenti. All’inizio, le foglie possono apparire meno turgide, un po’ molli al tatto. A volte compaiono macchie scure o una perdita di colore alla base. È in quel momento che bisogna intervenire: sospendere ogni annaffiatura, togliere la pianta dal vaso, eliminare le radici danneggiate con forbici pulite e lasciare asciugare tutto all’aria, per qualche ora.

La prevenzione è sempre la via più semplice. Scegli un terriccio drenante, controlla spesso il foro del vaso, non lasciar mai acqua stagnante. Un piccolo gesto, come inclinare il vaso dopo l’annaffiatura per far uscire ogni eccesso, può salvare la pianta. Dettagli che fanno la differenza.

Luce, temperatura e piccoli accorgimenti d’inverno

Oltre all’acqua, la Sansevieria chiede luce, mai freddo intenso. Va tenuta lontana da finestre troppo esposte o da fonti di aria gelida. Una posizione luminosa, anche senza sole diretto, permette alla pianta di restare compatta e sana.


Le temperature ideali si aggirano tra i 15 e i 20 gradi. Mai sotto i 10, mai sopra i 24 in modo stabile. Spostare la pianta in base alla stagione può sembrare superfluo, ma spesso basta un piccolo movimento, un gesto quotidiano. Anche ruotare il vaso ogni tanto, per distribuire la luce, mantiene il verde uniforme e protegge la pianta dai rischi dell’inverno.

E alla fine, la Sansevieria rimane lì, silenziosa e forte, pronta a rifiorire alla prima carezza di luce nuova. In fondo, basta poco per cambiare prospettiva.

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