Una coperta in pile soffice, pronta ad accogliere la sera. Basta un gesto in lavatrice, una cura nascosta tra le fibre, e il pilling diventa un ricordo. Plaid, coccole e praticità che si intrecciano nei dettagli di ogni lavaggio.

C’è un piacere strano, nel lasciarsi cadere su un plaid in pile dopo una giornata lunga. Il tessuto sembra trattenere la luce del pomeriggio, la polvere dorata che resta sulle mani quando si scuote una coperta troppo a lungo rimasta al sole. Ma chi ha mai accarezzato una coperta in pile dopo qualche mese sa: la superficie cambia, piccoli nodini opachi iniziano a crescere, quasi invisibili all’inizio. Poi, improvvisamente, eccoli: fastidiosi, ruvidi, difficili da ignorare. Il pilling trasforma la sensazione di morbidezza in una sottile delusione. Eppure, esiste un rimedio. Una sola accortezza in lavatrice può cambiare tutto, davvero.
Lasciamo da parte per un attimo le teorie sulle fibre perfette e i manuali. Il pilling nasce proprio da ciò che ci piace di più: la morbidezza, quella trama fitta che invita le dita a sprofondare. Ogni sfregamento, ogni torsione durante il lavaggio, crea piccole palline, spezzando le fibre più deboli e lasciando sulla superficie quel velo ruvido che si fa sentire.
Come lavare il plaid in pile evitando il pilling
Il segreto si nasconde nei piccoli gesti quotidiani. Scegliere il programma delicato in lavatrice (acqua fredda, massimo 30 gradi), insieme a un detersivo liquido poco schiumoso, riduce l’attrito tra le fibre e protegge la texture originale del pile. Piccola pausa. Un errore frequente: caricare troppo il cestello o, peggio, mischiare il plaid con capi di cotone, jeans, asciugamani. Il pile va lasciato da solo, quasi come se avesse bisogno di uno spazio suo. Una coperta, un giro lento, tempo di attesa.
Poi, il passaggio chiave: aggiungere una pallina da tennis (pulita) direttamente nel cestello. La sua superficie gommosa, quasi banale, fa la differenza. Durante la centrifuga, la pallina separa e scuote le fibre, impedendo la formazione dei nodini. Non serve nulla di più: un oggetto domestico, dimenticato spesso nel fondo di un cassetto, si trasforma in alleato invisibile.
Non ci avevi mai pensato? Capita. Succede anche a chi lava spesso i plaid. Una sola pallina può salvare la superficie soffice per tutta la stagione. Ed è un gesto che non stanca mai.
Piccoli trucchi per mantenere il pile morbido e nuovo
Alcune abitudini fanno la differenza. Non stirare mai il plaid in pile (il calore diretto rovina le fibre sintetiche e aumenta la comparsa del pilling). Meglio lasciarlo asciugare all’aria, lontano dai raggi diretti del sole, su una superficie piatta. La forma rimane intatta, il profumo di bucato si mescola a quello degli ambienti domestici. Odore di pulito, sì, ma con un fondo di familiarità.
Altri dettagli. Evita l’ammorbidente, che appesantisce la trama e lascia residui. Meglio una piccola quantità di aceto bianco (mezza tazzina nella vaschetta del risciacquo) per mantenere il pile soffice, senza alterarne il colore. Le fibre ringraziano, e la coperta sembra nuova più a lungo.
Ogni tanto, basta scuotere leggermente il plaid prima di riporlo. Un gesto veloce, come togliere la polvere da un libro. Anche questo aiuta a prevenire la formazione di pelucchi.
Cosa fare se il plaid ha già il pilling
Succede, nonostante tutto. Magari il plaid preferito, quello usato in salotto o portato fuori durante le prime sere fresche, inizia a mostrare i famosi nodini. Non è una condanna: basta una spazzola leva-pelucchi (o un semplice rasoio usa e getta, con delicatezza) per rimuovere i pallini più evidenti. Movimenti lenti, sempre nel verso del tessuto, senza premere troppo.
E poi di nuovo in lavatrice, seguendo le stesse regole. Si può recuperare la morbidezza originaria, quasi sempre. O forse no, non del tutto. Ma il plaid riprende vita, torna a essere quell’oggetto semplice e necessario che accompagna i giorni. Alla fine, basta un passaggio in più, una pallina da tennis, e il pilling si allontana. Un po’ come certe preoccupazioni che si dissolvono, con il gesto giusto, in una giornata qualsiasi.
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