Menu Chiudi

Lavare i tappeti in lavatrice: tutto quello che conviene sapere prima

Pulizie & Bucato

Il segreto per un ambiente che respira davvero? Di solito inizia da un dettaglio nascosto: lavare i tappeti in lavatrice può cambiare il volto e l’energia di una stanza, regalando igiene, ordine e morbidezza sotto i piedi.

Lavare i tappeti in lavatrice: tutto quello che conviene sapere prima
Lavare i tappeti in lavatrice: tutto quello che conviene sapere prima

A volte basta sfiorarli con la mano per sentire la polvere che si nasconde tra le trame. Altre volte, si avverte solo un accenno di profumo spento, un colore che sbiadisce. I tappeti, nei piccoli gesti quotidiani, diventano un rifugio per polvere, residui, umidità e tutte le piccole tracce della vita. In bagno, in cucina, sotto il divano: ogni tappeto custodisce una storia di briciole, peli, presenze invisibili. Piccole cose che restano. E quasi nessuno ci fa caso.


Così lavare i tappeti in lavatrice sembra la soluzione perfetta. Però, ogni tessuto racconta una storia diversa: alcuni tappeti sopravvivono bene al vortice d’acqua e sapone, altri invece temono il calore, le temperature troppo alte o i movimenti bruschi del cestello. Capire quali materiali accettano il lavaggio domestico, scegliere il programma giusto, capire quando usare l’aceto o l’ammorbidente, permette di allungare la vita del tappeto e proteggere la lavatrice. Basta poco, davvero. E la differenza si sente anche solo sfiorando il tessuto. La tentazione del “tutto insieme” è forte. Ma basta un lavaggio sbagliato per trasformare un tappeto soffice in un tessuto stanco, magari spento. Serve attenzione, piccoli accorgimenti, voglia di osservare le cose da vicino. A volte basta un dettaglio trascurato per cambiare tutto.

Lavare i tappeti in lavatrice senza rovinarli: cosa sapere prima

Un tappeto che si deforma o si restringe dopo il lavaggio non è solo un fastidio, ma anche una piccola sconfitta domestica. Succede. E lascia l’amaro in bocca. Ecco perché capire i limiti del lavaggio in lavatrice è fondamentale: prolunga la bellezza del tappeto, protegge la lavatrice, fa risparmiare tempo.


A che temperatura lavare i tappeti?

Per i tappeti lavabili in lavatrice, la regola d’oro sono i 30 o 40 gradi. Temperature più alte, anche se igienizzanti, rischiano di rovinare le fibre. Sempre meglio leggere l’etichetta, come prima cosa. Spesso viene ignorata.

Si può usare la centrifuga?

Solo se il tessuto lo permette. Una centrifuga troppo veloce può alterare la forma dei tappeti leggeri o con pelo lungo. Meglio preferire velocità basse (800 giri al massimo), oppure saltare questo passaggio. Meglio un po’ più di tempo per asciugare che un tappeto rovinato.

Meglio ammorbidente o aceto bianco?

Un piccolo trucco naturale: l’aceto bianco, versato nella vaschetta, rende le fibre morbide, elimina gli odori e ha un leggero effetto antibatterico. Bastano poche gocce, meglio se trasparente.


Quali tappeti si possono lavare in lavatrice (e quali no)

Il materiale è tutto. Sapere da dove arriva il tappeto, toccarlo con attenzione, osservare la trama: i tessuti naturali reagiscono in modo diverso rispetto a quelli sintetici. Alcuni assorbono acqua e detersivo senza problemi, altri invece cambiano consistenza o colore. Spesso si capisce già al tatto.

Tappeto colorato inserito in lavatrice in una luminosa lavanderia di casa.

Tappeti in cotone, microfibra, ciniglia

Questi materiali accettano senza problemi i cicli delicati. Anche i tappeti in spugna e poliestere resistono bene, purché non troppo spessi. Si lavano spesso e asciugano velocemente, restando morbidi. Un vantaggio, soprattutto per chi vive con bambini o animali.


Quando evitare il lavaggio in lavatrice

Per i tappeti persiani o orientali (specie se annodati a mano), il rischio è rovinare colori e dettagli preziosi. Meglio affidarsi a mani esperte, come anche per i tappeti antichi o in lana cardata. Basta una distrazione per perdere sfumature, intrecci, ricordi.

Tappeti con gomma sotto

Qui basta uno sguardo: se il retro è in gomma o lattice, lavare in lavatrice significa rischiare che si sbricioli, lasciando residui ovunque. Molto meglio optare per una pulizia a mano, anche se richiede qualche minuto in più.

Come lavare tappeti grandi o ingombranti a casa

Certe volte il tappeto non entra proprio. Troppo grande, troppo spesso. In questi casi non serve la lavanderia industriale: anche tra le mura di casa si possono adottare soluzioni efficaci. Capita più spesso di quanto si pensi.

Tecniche per tappeti che non entrano in lavatrice

Arrotola il tappeto su sé stesso, tampona con un panno umido e una miscela di sapone neutro. Oppure stendilo e passa una spazzola morbida imbevuta d’acqua calda. Spesso basta questo gesto semplice.


Pulizia ad acqua o a secco?

L’acqua calda e un detergente delicato arrivano in profondità nelle fibre, portando via lo sporco. Chi ha meno tempo può usare composti secchi biodegradabili: agiscono come una spugna, catturano la polvere e si eliminano con l’aspirapolvere. Soluzione rapida, perfetta anche d’inverno.

Dopo il lavaggio: aspirare sì o no?

Sì, ma solo quando il tappeto è perfettamente asciutto. Così si eliminano i residui e si rialza il pelo, senza rischi.

Cinque metodi per tappeti grandi:

  • Spazzola morbida e detersivo neutro
  • Bicarbonato a secco
  • Acqua calda e aspirapolvere
  • Battitura e aspirazione su entrambi i lati
  • Lavaggio a sezioni alternate

Chi non ha terrazzo può sfruttare la vasca da bagno: un po’ d’acqua, pazienza, e il gioco è fatto. Lo fanno in molti, anche se non lo dicono.

Lavare i tappeti da bagno in lavatrice: trucchi per igiene e morbidezza

I tappeti da bagno sono i più esposti allo sporco, ma anche i più resistenti ai lavaggi frequenti. Cotone e spugna sopportano bene i cicli regolari, basta usare prodotti delicati e temperature moderate. A volte ci si dimentica, ma lavare spesso fa la differenza.

Ogni quanto lavarli?

Almeno una volta a settimana, specie se la stanza è molto umida o la famiglia numerosa. L’acqua stagnante favorisce muffe e cattivi odori. Capita di accorgersene solo quando ormai è tardi.

Il detersivo giusto?

Scegli un detersivo liquido delicato con potere igienizzante. Un bicchiere di aceto mantiene i colori vivaci e le fibre soffici, senza lasciare residui. Meglio evitare prodotti troppo aggressivi.

Centrifuga: sì o no?
Meglio evitarla se possibile, o usarla al minimo. L’asciugatura all’aria, su una superficie piana, evita deformazioni e lascia il tappeto soffice. Un piccolo gesto quotidiano che fa la differenza.

Disinfettare la lavatrice dopo il lavaggio dei tappeti

Dopo il lavaggio, può restare sabbia, peli, detersivo in eccesso nella lavatrice. Un piccolo gesto di cura evita odori e residui fastidiosi nei lavaggi successivi. Basta davvero poco, ma spesso si trascura.

  • Ciclo a vuoto con aceto o bicarbonato: Un ciclo a 90 gradi, con una tazza di aceto bianco, rimuove gli avanzi più ostinati e neutralizza i cattivi odori. Il bicarbonato, versato nella vaschetta, aiuta a mantenere la lavatrice fresca.
  • Pulire guarnizioni e vaschetta: Passa un panno con alcol sulle guarnizioni: elimina batteri, capelli e polvere senza rovinare la gomma. Azione rapida, effetto duraturo.
  • Cosa fare se resta odore: Se il profumo di pulito tarda ad arrivare, si può usare una piccola quantità di candeggina delicata in un ciclo a vuoto. Prima di riutilizzare la lavatrice, assicurarsi che sia ben risciacquata.

Errori comuni da evitare quando si lavano i tappeti in lavatrice

Lavare i tappeti in casa si può, ma senza improvvisare. Ci sono errori che si pagano subito, altri che si scoprono solo col tempo. Osservare, toccare, leggere le etichette aiuta a evitare guai. Quasi sempre si tratta di una disattenzione.


  • Acqua troppo calda sui materiali sintetici
  • Dimenticare di controllare l’etichetta
  • Centrifugare tappeti con frange o pelo lungo
  • Sovraccaricare la lavatrice
  • Mischiare tappeti e capi delicati

Basta poco, davvero, per prendersi cura dei propri spazi. A volte, persino il profumo di pulito cambia l’atmosfera di una giornata.

Ti potrebbe interessare anche: