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Come asciugare le coperte di lana senza farle restringere

Pulizie & Bucato

Nei mesi freddi, non c’è conforto più avvolgente di una coperta di lana, calda come un abbraccio d’inverno. Ma al momento del lavaggio, sorge un dubbio sottile e necessario: come asciugarla senza che perda la sua morbidezza, senza che si ritiri o si indurisca come feltro dimenticato al sole?

Come asciugare le coperte di lana senza farle restringere
Come asciugare le coperte di lana senza farle restringere

Capire come asciugare le coperte di lana è il segreto per farle durare nel tempo, mantenendole belle, soffici e intatte. E il momento giusto per scoprirlo è ora, quando il cambio di stagione ci invita a riportarle alla luce, fresche e pronte per accompagnare le sere più fredde.


Spesso, si dedica attenzione al detersivo, al ciclo di lavaggio, alla temperatura dell’acqua, ma si trascura ciò che avviene dopo: l’asciugatura. Eppure è proprio in quel momento, silenzioso e apparentemente semplice, che la lana può trasformarsi: da soffice compagna di sonni a tessuto indurito e contratto. Ecco perché sapere come accompagnarla in quel passaggio è essenziale, quasi come prendersi cura di una pianta dopo il trapianto: serve luce giusta, tempo lento e mani attente.

Perché la lana si restringe: cosa succede durante l’asciugatura

La lana non è solo un tessuto: è una fibra viva, naturale, che reagisce al calore, all’umidità e al movimento. Al suo interno, minuscole squame si intrecciano come le tegole di un tetto. Quando l’acqua penetra tra queste, la fibra si gonfia. Ma se sottoposta a temperature troppo alte o a sfregamenti violenti durante l’asciugatura, le squame si chiudono su se stesse e la coperta si restringe.

Un errore comune? Usare l’asciugatrice. Il calore elevato, combinato al movimento rotatorio, compatta le fibre come una pressione invisibile e costante. Risultato: una coperta più piccola, più dura, meno accogliente.


Ma non è solo questione di macchina: anche stendere male la lana può rovinarla. Se lasciata appesa, l’acqua si raccoglie verso il basso, deformando la trama. Come il peso di una goccia che, cadendo, scava la pietra, così l’umidità tira e cambia la forma della coperta.

Come asciugare le coperte di lana senza farle restringere

La prima regola è semplice: mai fretta. La lana richiede lentezza, come un pane che lievita o un profumo che matura. Ogni gesto deve essere delicato, ogni passaggio pensato. Dopo il lavaggio, non si strizza: si tampona. Avvolgi la coperta in un grande telo di spugna e premi con le mani, come se stessi cercando di assorbire un segreto. Questo permette di eliminare l’eccesso d’acqua senza stressare le fibre.

Poi, stendila in orizzontale. Scegli una superficie ampia, come uno stendibiancheria largo o un letto coperto da asciugamani asciutti. Evita la luce diretta del sole e le fonti di calore: meglio una stanza ben arieggiata, dove l’aria possa accarezzare la lana senza aggredirla.

Bullet point: Accorgimenti fondamentali

  • Tamponare con un telo e non strizzare
  • Stendere in piano, mai appesa
  • Evitare luce diretta e termosifoni
  • Girare la coperta ogni 12 ore
  • Usare asciugamani asciutti sotto per assorbire umidità
  • Non usare mollette o ganci

Ogni 10-12 ore, gira delicatamente la coperta, come si voltano le pagine di un libro che si ama. Questo favorisce un’asciugatura uniforme e previene le pieghe marcate.


La lana, se trattata con rispetto, restituisce calore per anni. È come un rito d’inverno: lento, ma colmo di gratitudine.

Alternative all’asciugatrice: i metodi più sicuri (e naturali)

Chi vive in città o in case senza balcone lo sa: asciugare coperte di lana in inverno può sembrare un’impresa. Ma esistono metodi naturali e silenziosi che funzionano meglio di quanto si pensi. Uno dei più efficaci? L’asciugatura su stendino al chiuso, vicino a una finestra socchiusa. L’aria fresca, anche d’inverno, aiuta a prevenire cattivi odori e favorisce la dispersione dell’umidità.

In alternativa, si può creare una “camera d’asciugatura” artigianale: una stanza con deumidificatore acceso, asciugamani sotto la coperta e tende aperte. Non serve il sole diretto: basta la luce del giorno e una buona circolazione d’aria. Per chi ha poco tempo, un trucco delicato ma utile: un ventilatore a bassa velocità, puntato lateralmente, mai direttamente sulla lana. Il movimento d’aria accelera l’asciugatura senza surriscaldare.

E se proprio si vuole usare l’asciugatrice? Solo se dotata di programma specifico per la lana, a freddo o tiepido, e sempre con la coperta in un sacco protettivo. Ma anche qui, meglio usarla solo per gli ultimi minuti, per togliere l’umidità residua, non per asciugare del tutto.

Soluzioni per l’interno:

  • Stendino vicino a finestra aperta
  • Ventilatore a bassa potenza laterale
  • Deumidificatore nella stanza
  • Asciugatrice solo con programma lana e breve tempo

Ricorda: la lana ama il respiro lento dell’aria, non il soffio violento del calore. Ogni fibra è come un ricciolo di vento tra le mani: se lo stringi troppo, lo perdi.

Prendersi cura delle coperte di lana non è solo manutenzione: è un gesto d’affetto verso ciò che ci scalda. Una carezza che torna indietro, notte dopo notte.

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