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Lavare le tende in lavatrice: il metodo che evita le pieghe

Casa & Giardino

Lavare le tende in lavatrice può sembrare una missione impossibile, soprattutto se l’obiettivo è evitare le tanto temute pieghe. Ma esiste un metodo pratico e sorprendentemente efficace per ottenere un risultato impeccabile.

Lavare le tende in lavatrice
Lavare le tende in lavatrice: il metodo che evita le pieghe

C’è qualcosa di poetico nelle tende: oscillano leggere al passaggio dell’aria, filtrano la luce con discrezione e aggiungono carattere a qualsiasi stanza. Ma basta un lavaggio sbagliato per trasformare questo elemento decorativo in un groviglio di pieghe ostinate. Chi ha provato a stirarle sa bene quanto possa diventare frustrante. E allora la domanda sorge spontanea: è davvero necessario passare ore col ferro da stiro?

La buona notizia è che no, non lo è affatto. Con il giusto approccio, è possibile lavare le tende in lavatrice e ritrovarle morbide e distese, pronte per essere riappese senza il minimo sforzo.

In fondo, chi non ha mai rimandato il lavaggio delle tende proprio per evitare quel fastidio? Magari perché i tessuti sono delicati, o perché si teme che si restringano o si rovinino. Ma con qualche accortezza, anche questo compito può diventare semplice routine.

La soluzione non sta tanto nel tipo di detersivo o nel programma scelto, ma in un insieme di gesti coordinati: dalla preparazione al lavaggio, fino all’asciugatura. È come una piccola coreografia domestica, dove ogni mossa conta.

Scopriamo allora come dire addio alle pieghe e dare nuova vita alle tende di casa con un metodo alla portata di tutti.

Il segreto sta nella preparazione (e nel cestello)

Non si direbbe, ma una parte importante del risultato finale dipende da ciò che succede prima di premere il tasto start. Il modo in cui si piegano le tende, il tipo di lavaggio e il carico del cestello influenzano direttamente la formazione delle pieghe.

Prima di tutto, è fondamentale rimuovere eventuali ganci, anelli o accessori. Possono danneggiare il tessuto o creare nodi durante la centrifuga. Una volta fatto, piegare le tende con delicatezza è già un primo passo verso il successo: arrotolarle senza stringere troppo, ad esempio, aiuta a evitare che si stropiccino.

Il cestello poi non deve mai essere troppo pieno. Meglio lavare poche tende per volta, lasciando spazio al movimento. Un eccesso di tessuto compresso si traduce quasi sempre in pieghe profonde.

Infine, il programma gioca un ruolo chiave: ciclo delicato, massimo 30°C, centrifuga al minimo (400-600 giri) o assente del tutto. Più delicata la danza dell’acqua, minore sarà lo stress per le fibre.

Una volta chiuso l’oblò, ci si può rilassare: il lavoro “sporco” è in corso, ma le pieghe stanno già iniziando a perdere la loro battaglia.

Dall’asciugatrice al trucco della gravita: asciugarle senza stirarle

Molti evitano di usare l’asciugatrice per le tende, e spesso a ragione. Il calore può rovinare i tessuti più leggeri o sintetici. Ma non è l’unica via: esiste un metodo più dolce, che sfrutta un alleato impensabile ma efficace quanto un ferro da stiro: la forza di gravità.

Appena finito il lavaggio, il trucco è agire in fretta. Non lasciare mai le tende in lavatrice troppo a lungo, altrimenti si sgualciscono. Meglio tirarle fuori subito, scrollarle con energia (ma senza strapparle!) e portarle direttamente al loro posto: riappese da bagnate.

Può sembrare un controsenso, ma è qui che avviene la magia. Il peso dell’acqua che scende lungo il tessuto aiuta ad allungare le fibre, distendendo le pieghe naturalmente. In poche ore saranno asciutte e ordinate, senza bisogno di ferro o asse da stiro.

In alternativa, per chi non può riappenderle subito, si può optare per l’asciugatura su stendino, ma sempre stese in verticale, magari agganciandole con delle mollette alle estremità superiori, lasciandole cadere libere.

Ecco un breve promemoria pratico per evitare le pieghe:

  • Non lasciare le tende in lavatrice dopo il ciclo
  • Scrollarle subito e con delicatezza
  • Riappenderle da bagnate, lasciandole asciugare al naturale
  • Evitare fonti di calore diretto
  • Se usi lo stendino, mantieni la verticalità
  • Niente piegature o pieghe “da stoccaggio”

Un gesto semplice, quasi intuitivo, che rende superfluo il passaggio più odiato del lavaggio: la stiratura.

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Quando il tessuto conta: piccoli accorgimenti in base al materiale

Ogni tenda ha una personalità, e spesso questa si riflette nel materiale con cui è fatta. Alcuni tessuti sono più inclini a formare pieghe, altri si lasciano modellare più facilmente. Riconoscerli aiuta a scegliere il trattamento giusto.

Le tende in lino, ad esempio, sono bellissime ma anche piuttosto ribelli: si stropicciano con facilità, eppure proprio la loro texture naturale consente di “mascherare” le pieghe con un certo fascino rustico.

Il cotone, invece, tende a indurirsi se lavato con acqua troppo calda o centrifugato troppo a lungo. Per questo va trattato con più attenzione, scegliendo cicli brevi e una buona idratazione nel risciacquo.

Le tende in poliestere o materiali misti sono più facili da gestire: resistenti, leggere, si asciugano in fretta e conservano meglio la forma. Ma occhio al calore: il rischio è di vederle deformarsi o lucidarsi.

E per i tessuti più delicati come l’organza o la seta? In quei casi, meglio andare sul sicuro: lavaggio a mano o in rete protettiva, e asciugatura all’aria, magari protetta da un telo per evitare la luce diretta.

In fondo, ogni tenda ha il suo carattere. E come con le persone, basta imparare a conoscerlo per evitare inutili attriti.