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Le colline attorno Siena: 3 borghi da non perdere in autunno

Turismo

Le colline senesi in autunno si accendono di colori caldi e malinconici, regalando scenari da cartolina. Ma oltre alla bellezza del paesaggio, ci sono borghi nascosti che in questa stagione mostrano il loro lato più autentico.

colline attorno Siena
Le colline attorno Siena: 3 borghi da non perdere in autunno

Passeggiare tra le colline della Toscana in autunno è come immergersi in un dipinto. Le sfumature dell’oro, del rame e del rosso tingono vigne, boschi e stradine sterrate. In questo scenario da fiaba, ci sono piccoli borghi che sembrano usciti dal tempo: silenziosi, raccolti, pieni di storie e profumi che sanno di passato. Lontano dai circuiti più battuti, offrono una fuga dalla frenesia, un ritorno alla lentezza. E non serve nemmeno cercarli con insistenza: basta lasciarsi guidare dalla curiosità e dai profumi dell’aria umida di ottobre.

Il bello dell’autunno è proprio questo: toglie il superfluo e svela l’essenziale. E nel cuore della Toscana, tra i saliscendi morbidi attorno a Siena, l’essenziale è fatto di pietre antiche, silenzi pieni di significato, e sapori decisi. Alcuni borghi, poi, in questa stagione si animano con piccole sagre, vendemmie tardive, caminetti accesi nei bar. E se il sole decide di tramontare tra le nuvole, è solo per accendere un po’ di poesia in più.

Per chi ha voglia di perdersi (o ritrovarsi), ecco tre tappe da segnare in rosso sull’agenda autunnale.

Montefollonico: silenzio, pietra e tramonti mozzafiato

Appena si arriva a Montefollonico, si ha l’impressione di entrare in un luogo dove il tempo si è arreso alla bellezza. Questo minuscolo borgo fortificato, incastonato tra la Val d’Orcia e la Val di Chiana, è un esempio perfetto di equilibrio tra uomo e natura. I suoi vicoli in pietra serena si arrampicano piano, tra case fiorite e scorci sulla campagna che sembrano rubati da un sogno.

Non è raro incontrare un vecchietto che legge il giornale seduto su una panchina, o una bottega che profuma di miele e formaggio stagionato. Qui tutto è autentico. Nessuna insegna luminosa, nessuna fretta. Il panorama, poi, al tramonto, è qualcosa che resta addosso: le colline diventano onde, il cielo una tavolozza morbida.

In autunno, Montefollonico si colora di una malinconia dolce. Le foglie cadono senza rumore, le viti si spogliano con eleganza, e il vento racconta storie di vendemmie passate. In fondo, chi non ha mai sognato un posto dove le stagioni si sentano così bene sulla pelle?

Perfetto per una passeggiata lenta, magari con una sciarpa stretta al collo e una sosta in osteria per assaggiare un piatto di pici al ragù.

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San Gusmè: il borgo dove tutto sembra una fiaba

Chi cerca l’essenza della campagna toscana dovrebbe fermarsi a San Gusmè almeno una volta nella vita. Questo piccolo gioiello medievale, racchiuso da una cinta muraria intatta, è una vera chicca. Da lontano sembra una miniatura, da vicino una poesia scritta in pietra.

Passeggiare tra le sue stradine è come camminare in un racconto illustrato: ogni angolo ha un dettaglio, una fioriera curata, un portone antico, un vecchio lampione. In autunno, l’atmosfera si fa ancora più intima. Le luci calde delle case si riflettono sui vicoli umidi, l’odore del mosto aleggia nell’aria, e le colline intorno brillano sotto il sole obliquo.

Prima di entrare in paese, si incontra la famosa statua dell’“Omone di San Gusmè”, simbolo di un’ironia tutta toscana. Ma dentro le mura, la poesia prende il sopravvento. E non mancano le sorprese gastronomiche: il vino dei colli del Chianti qui ha un sapore unico, forse perché respirato in silenzio.

Tra una bottega e un bicchiere, conviene fermarsi e ascoltare. Anche il silenzio, qui, sembra raccontare.

  • Perfetto per chi ama la fotografia d’autunno
  • Ideale per un weekend romantico
  • Ottimo punto di partenza per esplorare il Chianti Classico
  • Eventi autunnali con vino e prodotti tipici
  • Atmosfera raccolta e rilassante

A volte basta un solo pomeriggio in un posto così per sentirsi diversi, più leggeri.

Murlo: un viaggio tra etruschi, boschi e leggende

C’è qualcosa di misterioso a Murlo, qualcosa che sfugge alla vista ma si sente nelle ossa. Sarà per le sue origini etrusche, o per la posizione immersa nei boschi, fatto sta che questo borgo emana un fascino difficile da spiegare.

Il centro storico, raccolto e silenzioso, è dominato dalla possente cattedrale e dal Museo Archeologico, che racconta con passione la storia di una civiltà scomparsa ma non dimenticata. Le pietre parlano, e l’autunno le rende ancora più loquaci: la nebbia del mattino avvolge le mura, il muschio si fa più verde, e l’aria sa di terra e castagne.

Murlo è perfetto per chi cerca un’esperienza diversa, quasi mistica. I sentieri che lo circondano si inoltrano nei boschi, tra rovine nascoste e scorci che sorprendono. Camminare qui è come tornare bambini, con la voglia di scoprire e la paura dolce di perdersi.

Lontano dai riflettori, Murlo conserva un’anima forte. E in autunno, quando tutto rallenta, quest’anima emerge con più forza. Non servono effetti speciali: bastano una mattina fresca, una tazza di vino caldo e un po’ di tempo per ascoltare ciò che di solito si ignora.

Tre borghi, tre anime diverse, una sola promessa: quella di ritrovare il tempo. E forse anche un po’ se stessi.