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Pisa oltre la Torre: itinerario insolito in un giorno

Turismo

C’è chi arriva a Pisa, si scatta una foto con la Torre pendente e poi riparte. Ma Pisa è molto più di questo. Un vero peccato limitarsi a un selfie quando, con un po’ di curiosità, si può scoprire un’anima nascosta, fatta di vicoli, arte contemporanea, giardini segreti e scorci che raccontano storie dimenticate. Questo itinerario è pensato per chi vuole andare oltre l’ovvio, anche solo per un giorno.

Pisa oltre la Torre: itinerario insolito in un giorno
Pisa oltre la Torre: itinerario insolito in un giorno

La città è compatta, si gira bene a piedi e ogni angolo può sorprendere. Basta lasciarsi guidare dall’istinto, fare una deviazione non segnata sulla mappa, osservare i dettagli. E magari finire per mangiare in una trattoria dove il tempo sembra essersi fermato.

In questo percorso si evita la folla, si cercano le pieghe meno battute del centro storico e si lascia spazio anche a un po’ di lentezza. Perché Pisa non è solo una tappa, è un invito a rallentare.

Passeggiare tra le meraviglie di San Francesco

Oltre l’Arno e le solite rotte turistiche, c’è il quartiere di San Francesco, uno dei più affascinanti e sottovalutati della città. Qui, le vie strette e silenziose sembrano raccontare storie di altri tempi. Le case color pastello e le insegne antiche si alternano tra botteghe d’arte e cortili nascosti.

Il cuore del rione è la Chiesa di San Francesco, con il suo campanile che svetta discreto e l’interno gotico che conserva opere d’arte e un’atmosfera raccolta. Accanto, l’ex convento ospita oggi un centro culturale con eventi e mostre.

Una delle gemme meno conosciute è il Giardino Scotto, una fortificazione trasformata in parco, dove sedersi su una panchina all’ombra dei pini e ascoltare il silenzio è un piccolo lusso. Poco distante, il Museo della Grafica espone collezioni di incisioni e arte contemporanea: una sosta perfetta per chi cerca uno sguardo diverso su Pisa.

E se si ha fame, meglio evitare i ristoranti affollati del centro e provare una trattoria locale nelle vicinanze, dove si servono pici al ragù di cinta senese e ribollita con pane croccante.

In fondo, chi non ha mai desiderato sentirsi un po’ pisano per un giorno?

Murales e modernità: la Pisa che non ti aspetti

Se si parla di street art a Pisa, non si può ignorare Keith Haring. Il suo murale “Tuttomondo”, dipinto su una parete vicino alla stazione, è una celebrazione del movimento, della vita e dell’umanità. Eppure, molti visitatori lo ignorano, troppo presi dalla corsa verso il centro.

L’opera, realizzata nel 1989, è oggi uno dei pochi lavori permanenti dell’artista nel mondo. I colori vibranti e le figure intrecciate raccontano una città che sa guardare avanti, pur restando legata alla sua storia.

Ma Pisa non si ferma qui. Esplorando la zona di Porta a Mare, si possono scoprire altri interventi artistici contemporanei, murales nascosti e spazi creativi recuperati. Camminare in queste vie è come sfogliare un libro illustrato, ogni muro ha qualcosa da dire.

Tra una passeggiata e l’altra, vale la pena fermarsi per un caffè in uno dei nuovi locali di design nati nei dintorni: ambienti curati, materiali di recupero e atmosfere rilassate.

Ecco alcune tappe imperdibili per chi ama l’arte urbana:

  • Tuttomondo di Keith Haring
  • Murales lungo via Silvio Pellico
  • Le installazioni all’interno del centro culturale MixArt
  • Gallerie indipendenti in via San Martino
  • Le saracinesche dipinte nei vicoli di Mezzogiorno
  • Il cortile artistico di via Giordano Bruno

Chi cerca un punto di vista alternativo, qui trova pane per i suoi denti.

LEGGI ANCHE: Cosa visitare a Pisa: monumenti famosi e angoli segreti della città

Angoli segreti e giardini nascosti nel cuore di Pisa

Ci sono luoghi che non appaiono nelle guide, ma restano nella memoria. Pisa ne custodisce molti, spesso celati dietro portoni socchiusi o vetrine anonime. Uno di questi è il Giardino Botanico, uno dei più antichi d’Europa. Fondato nel 1543, si trova a pochi passi dalla Torre, ma in pochi si avventurano al suo interno.

Tra piante tropicali, serre storiche e aiuole ordinate, il tempo sembra scorrere più lentamente. Un luogo perfetto per chi cerca un attimo di pace lontano dal frastuono dei selfie.

Altro spazio da scoprire è il Giardino dei Platani in Piazza Santa Caterina: piccolo, curato, con una fontana al centro e panchine sempre occupate da studenti, lettori e signore con il cane.

Passeggiando verso nord, in zona Piazza delle Gondole, si incontra un angolo curioso dove il canale si apre tra case medievali, barche ormeggiate e ponticelli di pietra. Sembra quasi di essere in un piccolo villaggio fuori dal tempo.

Non manca poi la sorpresa dei chiostri nascosti: alcuni si trovano all’interno di antichi palazzi universitari, altri in ex conventi oggi riutilizzati per eventi o biblioteche. Uno dei più belli? Quello del Palazzo del Consiglio dei Dodici.

In fondo, anche i luoghi più silenziosi hanno molto da dire, basta saperli ascoltare.

Curiosità, leggende e stranezze pisane che pochi conoscono

Ogni città ha i suoi segreti, e Pisa ne ha a bizzeffe. Alcuni fanno sorridere, altri riflettere, ma tutti raccontano un lato meno noto di questa città toscana.

Sai che esiste una leggenda secondo cui la Torre pendente non è l’unica torre storta della città? In effetti, anche il campanile della chiesa di San Nicola è inclinato, seppur meno famoso. E poi c’è la Torre delle Ore, misteriosa e inquietante, con il suo carillon che suona ancora a ore irregolari.

Un altro mistero riguarda la Lupa Capitolina in Piazza dei Cavalieri. La statua, simbolo di Roma, sarebbe stata posizionata lì per affermare il legame diretto con l’antica Urbe, ma secondo alcuni è solo una copia arrivata per errore.

Non manca neanche il folklore: si dice che nel corridoio dell’Ospedale di Santa Chiara si aggiri un fantasma in camice bianco. Le infermiere, pare, evitano di passare lì la notte.

E ancora:

  • La misteriosa “porta murata” di via del Cuore
  • Il leone che guarda storto sulla facciata del Duomo
  • L’eco perfetta sotto il Battistero
  • La finestra sempre aperta di Palazzo Toscanelli
  • Il “buco della verità” in via delle Belle Donne

In una città così antica, non sorprende che ogni pietra abbia qualcosa da sussurrare.