Sembra banale, ma basta un errore di distrazione per rovinare capi o oggetti preziosi. Alcune cose non andrebbero mai messe in lavatrice: ecco quali e perché.
C’è chi infila tutto nel cestello, pensando che la lavatrice possa digerire qualsiasi cosa. Dopotutto, è comoda, veloce e – apparentemente – adatta a ogni tessuto o materiale. Ma proprio lì si annida l’inganno: alcuni oggetti comuni, se lavati nel modo sbagliato, possono uscirne deformati, inutilizzabili o addirittura danneggiare l’elettrodomestico. Una semplice leggerezza può trasformarsi in un piccolo disastro domestico.
Spesso si dà per scontato che ciò che indossiamo o usiamo quotidianamente sia adatto a un ciclo standard. Eppure, ci sono materiali che reagiscono male all’acqua calda, accessori che si incastrano nelle guarnizioni e capi che perdono forma o colore in un attimo. Il problema non è solo l’usura: certi errori compromettono anche l’igiene e la sicurezza.
Chi non ha mai lanciato in lavatrice le scarpe da ginnastica dopo una corsa nel fango? Oppure lasciato dentro una borsa pensando che tanto era solo un po’ impolverata? L’abitudine prende il sopravvento e si dimentica quanto ogni oggetto sia fatto di dettagli, cuciture e materiali specifici.
Vediamo quindi quali sono le 5 cose che non dovresti mai mettere in lavatrice, anche se sembrano innocue.
1. Oggetti con imbottiture rigide o memory foam
Non tutto ciò che sembra morbido è lavabile. Gli oggetti con imbottiture strutturate, come i cuscini in memory foam o i reggiseni con ferretto, possono sembrare lavabili, ma rischiano di uscirne deformati o danneggiati. La centrifuga li schiaccia, l’acqua penetra dove non dovrebbe e in breve diventano inutilizzabili.
È un po’ come mettere una spugna nel tritacarne: ne esce a pezzi. Anche se a occhio sembrano resistenti, questi oggetti hanno un equilibrio interno delicato. Le fibre si comprimono in modo irregolare e perdono elasticità, rendendo il tutto scomodo e inadatto all’uso.
In fondo, chi non ha mai pensato: “Tanto resiste, è solo un lavaggio”? E invece no. Meglio preferire un lavaggio a mano delicato o, se possibile, una pulizia localizzata con detergenti specifici.
2. Scarpe in pelle o con inserti delicati
Non tutte le scarpe sono uguali. Mentre le sneaker in tessuto possono sopportare qualche ciclo, quelle in pelle, camoscio o con dettagli in corda non dovrebbero mai finire in lavatrice. Il motivo? L’acqua rovina irrimediabilmente il materiale, lasciandolo rigido, screpolato o scolorito.
Pensala come una doccia invernale con scarpe ai piedi: un’esperienza disastrosa. Il rischio è che la scarpa perda forma, il colore sbiadisca e gli inserti si stacchino. Inoltre, anche la colla che tiene insieme le varie parti può cedere.
Una pulizia a secco con prodotti specifici è la scelta giusta. Per l’interno, si può optare per spray igienizzanti o bicarbonato lasciato agire una notte. Così si evita di compromettere sia estetica che durata.
3. Borse, zaini e accessori con cuciture fragili
Le borse sembrano resistenti, ma molte hanno componenti fragili, come cerniere leggere, cuciture decorative o rinforzi in cartone. Metterle in lavatrice equivale spesso a rovinarne la struttura o a ritrovarle con fodere staccate e fibbie piegate.
Immagina una centrifuga come una corsa sulle montagne russe: tutto balla, si scontra, si tende. Le borse ne escono spesso peggio di come sono entrate. Anche gli zaini, specie quelli scolastici, nascondono parti che non tollerano bene acqua e calore.
Meglio usare un panno umido con un po’ di sapone neutro per l’esterno, e un’aspirapolvere o un rullo adesivo per l’interno. Così si preserva la forma e si evitano danni invisibili ma irreversibili.
4. Capi con paillettes, glitter o decorazioni applicate
Sembrano robusti, ma basta poco per rovinarli. Gli abiti con decorazioni superficiali, come glitter, paillettes, strass o ricami in rilievo, sono nemici della lavatrice. Il movimento e lo sfregamento li fanno saltare, opacizzare o impigliare in altri tessuti.
È come infilare un quadro dentro una betoniera: l’effetto finale è tutt’altro che brillante. Anche se si usano sacchetti protettivi, il rischio resta alto. Le decorazioni possono anche graffiare gli altri capi o incastrarsi nel cestello.
Meglio affidarsi a un lavaggio a mano accurato, immergendo solo le parti necessarie o usando una spugnetta umida. In alternativa, rivolgersi a una lavanderia specializzata.
5. Tende, tappeti piccoli e tessili da arredo
La tentazione di infilare in lavatrice tutto ciò che sta nel cestello è forte. Ma certi tessili da arredo, come tendine leggere, tappeti da bagno o copridivano, possono reagire male. Rischiano di perdere colore, restringersi o rilasciare pelucchi ovunque.
È un po’ come lavare una coperta di lana insieme a una camicia bianca: il risultato è imprevedibile. Alcuni tessuti non sono pensati per la frizione meccanica e l’acqua calda. Inoltre, i tappeti con fondo in gomma possono sfaldarsi, rovinando anche il filtro della lavatrice.
Una soluzione più sicura? Lavaggio a mano con acqua tiepida, oppure battitura e spazzolatura periodica. Se proprio serve un lavaggio profondo, meglio portare tutto in lavanderia.